Cosa fare se la clavicola è rotta
I primi sintomi che potresti percepire al momento del trauma sono:
- Forte dolore;
- Gonfiore;
- Deformità e incapacità di alzare la spalla.
Raramente, potrebbe presentarsi anche una pseudo-paralisi del braccio colpito.
Nelle fratture scomposte di clavicola, il frammento di frattura prossimale (più vicino al collo) si sposta superiormente, diventando visibile e palpabile.
Il frammento laterale, invece, tende a cadere a causa del peso del braccio e della trazione del muscolo grande pettorale.
È necessario prestare particolare attenzione nei bambini, perché il frammento di frattura non è sempre visibile.
Nelle fratture scomposte di clavicola, in particolare, viene assunta una specifica posizione definita di "difesa", in cui la mano del braccio controlaterale (opposto), sostiene il gomito dell'arto danneggiato, e la testa tende ad inclinarsi verso la zona fratturata, facendo sì che le strutture muscolari che intervengono sulla clavicola, possano diminuirne la funzionalità.
Il corpo tende ad assumere questa posizione in automatico, per evitare una maggior scomposizione dei frammenti ossei, i quali potrebbero causare maggiori lesioni, oltre ad un aumento del dolore percepito.
- Nel momento immediato del trauma, evita qualsiasi movimento che possa portare ad ulteriori complicazioni;
- In attesa di soccorso medico, cerca di sostenere il braccio con la mano opposta e con una benda di sostegno;
- In caso di esposizione della frattura, medicare la ferita con estrema cura, con materiale unicamente sterile, e mantenendo i tessuti puliti, fino all'arrivo dei soccorsi.
- La percentuale più alta della frattura della clavicola si verifica alla giunzione del terzo medio (85%);
- Una percentuale molto ristretta all'estremità prossimale della clavicola (5%);
- La frattura dell'estremità distale è rara (10%).
Le complicanze immediate:
Sono rare, ma possono essere anche molto gravi, come le lesioni polmonari e della pleura (lo strato che riveste i polmoni).
Le complicanze tardive:
- le pseudoartrosi;
- viziose consolidazioni (visibili a causa di un rigonfiamento sulla clavicola, dovuta ad un'eccessiva formazione di callo osseo);
- compressioni vascolari e nervose (entrambe le strutture passano posteriormente alla clavicola, per giunta, la morfologia ossea può cambiare in seguito ad una frattura, e un mal consolidamento scheletrico potrebbe essere “d’ingombro” andando a comprimere il fascio di nervi del plesso brachiale e la vena succlavia che, dipartendosi dal collo, raggiungono le estremità degli arti superiori).
Trattamento conservativo:
- Nei bambini (e neonati) la guarigione dell'osso è spontanea.
- Imbracatura a polsino e colletto per le fratture non scomposte di clavicola;
- Il bendaggio a 8 è comunemente usato e agisce ritraendo il cingolo scapolare, minimizza la sovrapposizione e consente una guarigione più anatomica.
Trattamento chirurgico:
La clavicola va operata in caso di spostamenti ed esposizioni di fratture e consiste nella riduzione aperta e operazione tramite fissazione interna rigida.
I metodi comuni di fissazione interna sono:
- Fissazione intramidollare con fili di Kirschner;
- Placca rigida e fissaggio a vite con placca di ricostruzione AO semitubolare o pelvica.
