Quali sono le problematiche che possono richiedere una terapia di drenaggio linfatico? E quali possono essere i benefici del trattamento?
Ognuna seguenti tecniche di applicazione permette di ottenere dei benefici, in base alla patologia presa in considerazione.
Vediamo insieme come vengono effettuati i trattamenti di linfodrenaggio terapia in Ticino.
Generalità sul drenaggio linfatico
Il linfodrenaggio (LDM o drenaggio linfatico) è una tecnica specifica, utilizzata principalmente nel trattamento degli edemi.
L’edema è causato da un accumulo di liquidi, il quale porta all’incremento di una o più parti del corpo:
Viene definito drenaggio linfatico, in quanto la linfa è un liquido costituito essenzialmente da acqua, grassi, proteine, elettroliti, linfociti, ecc. che circolano nel sistema linfatico, una complessa rete costituita da vasi linfatici e tessuto linfatico.
L’obiettivo del linfodrenaggio manuale consiste in gran parte in una eliminazione meccanica dei liquidi in eccesso presenti nel tessuto, e degli elementi in essi esistenti.
Un accumulo di liquido sopravviene frequentemente e può essere fisiologico, per esempio a seguito di una postura prolungata in posizione eretta.
Viene considerato patologico, quando questo sintomo viene accompagnato da insufficienza cardiaca, renale, epatica ed insufficienze vascolari.
Per esempio:
Come accade nell’esame della palpazione, la comparsa del “segno della fovea”, indica la presenza di edema, in quanto mostra la persistenza di un’impronta visibile.
E’ dunque importante durante il trattamento, evitare ogni tipo di irritazione della cute (sfregamento, scivolamento, pressione), che possano provocare iperemie reattive (aumento del flusso sanguigno successivo ad un blocco vascolare).
E’ quindi da evitare l’uso di oli e creme che possano far perdere aderenza con il piano cutaneo.
Il linfodrenaggio non dev’essere causa di dolore.
Problematiche che possono richiedere un intervento di drenaggio linfatico manuale
Insufficienze venose
Vasculiti ;
Claudicatio (dolore ad uno o più arti inferiori durante il cammino);
Flebostasi costituzionali;
Disturbi circolatori a carico del microcircolo;
Interventi di chirurgia vascolare (per esempio le safenectomie che sono degli interventi di eliminazione della vena safena).
Traumi articolari e muscolari
Patologie a carico del tessuto connettivo
Sclerodermia;
Lipedemi;
Lipoedemi localizzati.
Benefici del drenaggio manuale
I benefici del linfodrenaggio sono:
eliminazione dei liquidi in eccesso;
rilassamento muscolare;
azione immunologica, rafforzerà la resistenza alle infezioni;
tonificante, aumentando la circolazione capillare;
rigenerante, aiuterà la reidratazione delle zone disidratate;
regolazione del sistema neurovegetativo;
favorisce la cicatrizzazione di ulcere e piaghe da decubito nei pazienti diabetici;
guarigione post chirurgica;
riduzione del dolore;
riduzione dell’infiammazione cronica.
Controindicazioni del linfodrenaggio manuale
Controindicazioni assolute
Trombosi venosa profonda, tromboflebiti;
Infiammazioni acute;
Infezioni generali o locali (e presenza di uno stato febbrile);
Tumori maligni non trattati;
Edemi degli arti causato da un’ insufficienza cardiaca destra;
Malfunzionamenti renali o epatici.
Controindicazioni relative
Tumori maligni trattati;
Infiammazioni croniche;
Ipotensione;
Disturbi funzionali della ghiandola tiroide (ipotiroidismo/ipertiroidismo);
Distonie neurovegetative;
Precancerosi della pelle;
Gravidanza;
Insufficienza cardiaca;
Ipotensione e ipertensione;
Bronchiti acute;
Donne durante il ciclo mestruale;
Allergie.
Come viene effettuato il trattamento di linfodrenaggio in fisioterapia
Il linfodrenaggio può essere fisiologico, manuale o meccanico.
Fisiologico
E’ una tipologia di linfodrenaggio che il nostro corpo effettua naturalmente tramite il sistema di circolazione linfatica.
Può subire rallentamenti o interruzioni, ma dipendere da vari fattori, come per esempio lo stile di vita della persona, l’età, l’attività fisica, ecc.
Meccanico
Il linfodrenaggio meccanico è una particolare tecnica in cui vengono utilizzati dei macchinari specifici.
Per esempio la pressoterapia utilizza dei cuscini che coprono il paziente, emettendo dei getti d’aria ed esercitando una pressione sulla zona da trattare.
Il vantaggio di questa terapia è che può essere svolta presso il domicilio della persona presa in trattamento.
Manuale
Drenaggio effettuato tramite diverse tecniche manuali di trattamento che prendono il nome da coloro che li hanno ideati (Vodder, Leduc, Földi, Casley-Smith).
Generalmente le terapie maggiormente usate sono quelle di Leduc e Vodder.
Metodo Emil Vodder
Viene eseguito massaggiando i tessuti con leggere pressioni circolari e ovali.
La tecnica dev’essere eseguita tramite sequenze prossimo-distali (dal punto più vicino, al punto più lontano), i movimenti devono essere delicati, indolori, e che non devono causare arrossamenti per evitare la rottura dei capillari.
Se eseguito in modo corretto, il massaggio avrà risultati a livello dei tessuti superficiali senza andare ad agire sui muscoli.
Il linfodrenaggio Vodder consiste in una combinazione di movimenti circolari, rotanti e ovali, piccoli e grandi, profondi e superficiali, in cui la pelle viene spinta senza scivolare sopra di essa.
La tecnica, per essere efficace, deve essere eseguita correttamente rispettando sia la direzione di flusso della linfa verso le stazioni linfonodali, sia la pressione nelle diverse manovre, adattate al paziente e alle caratteristiche del tessuto.
Metodo Albert Leduc
Questo metodo si basa su un numero ridotto di movimenti.
Le manovre sono composte da movimenti circolari concentrici.
La pressione impiegata è leggera (può essere eseguita con la semplice pressione delle dita o anche dei pollici), permettendo così una depressione della pelle, allungandola sui piani più profondi.
Questo allungamento favorisce l’assorbimento dei capillari linfatici.
Le manovre vengono ripetute più volte nella stessa regione.
Le tecniche variano a seconda dell’affezione da trattare.
Si basa su due principi:
Riassorbimento della linfa da parte della rete linfatica nella regione in cui è presente l’edema.
Drenare l’eccesso linfatico verso una regione in cui non sovraccarica.
Le principali manovre del metodo Leduc sono quelle di “richiamo”, effettuata per svuotare i collettori di evacuazione e favorire il drenaggio di liquido, e di “riassorbimento”, per consentire l’eliminazione delle proteine.
Vengono usati bendaggi non compressivi delle aree da trattare, partendo dalla zona periferica a quella centrale.
Il bendaggio linfodrenante
La compressione con bendaggio a più strati è parte integrante del trattamento degli edemi.
Vengono applicate delle apposite bende sulla parte interessata, per evitare che non si rigonfi più nelle ore successive al trattamento fisioterapico.
La scelta del materiale e la tecnica di applicazione devono essere adattate al soggetto.
L’azione del bendaggio è quella di stimolare il flusso linfatico e di favorire il drenaggio venoso attraverso l’attività muscolare.
La pressione che viene esercitata dalle bende ha un duplice effetto:
Durante il riposo , il bendaggio esercita una pressione sui tessuti, anche in assenza di movimento e di lavoro muscolare da parte della persona.
Durante la contrazione muscolare (in attività che comportano un’attività fisica come nel lavoro, nella vita quotidiana e nello sport), determina un aumento di pressione al di sotto del bendaggio.
Con il movimento fisico, i tessuti edematosi che si trovano tra i muscoli contratti, aumentati di volume, e il guscio esterno, vengono compressi e svuotati dal liquido in essi contenuto.
In genere, in seguito al trattamento, viene richiesto al paziente di effettuare alcune semplici attività ed alcuni esercizi, che potranno essere fatti comodamente al domicilio.
Come viene riconosciuto il linfodrenaggio in Ticino presso gli studi di fisioterapia
Le terapie di Linfodrenaggio linfatico sono riconosciute dalla cassa malati.
Quanto dura una seduta di linfodrenaggio?
La durata di una seduta è di circa 45 minuti, a seconda della zona da trattare e del metodo utilizzato dal fisioterapista.